La struttura della Piattaforma SDM si basa sulla filosofia e la sociologia, l’etica, la responsabilità sociale, la complessità e lo sport.
Fonte di ispirazione è la teoria della complessità, di cui le parole del filosofo e sociologo francese Edgar Morin, pseudonimo di Edgar Nahoum, nato a Parigi l’8 Luglio 1921.
La teoria della complessità di Edgar Morin è un approccio interdisciplinare che mira a comprendere i sistemi complessi e il loro funzionamento. Morin sostiene che la realtà non può essere compresa completamente attraverso l'analisi riduzionista, ma richiede una visione olistica che tenga conto delle interconnessioni e delle interazioni tra i diversi elementi di un sistema. La complessità è caratterizzata dalla presenza di molteplici livelli di organizzazione, dall'incertezza e dalla non linearità dei fenomeni, e dall'emergenza di nuove proprietà a livelli superiori di integrazione.
Edgar Morin ha dedicato gran parte della sua opera ai problemi di una "riforma del pensiero", affrontando le questioni alla base delle sue riflessioni sull'umanità e sul mondo: la necessità di una nuova conoscenza che superi la separazione del sapere presente nella nostra epoca e che sia capace di educare gli educatori a un pensiero della complessità, promuovendo una visione integrata della conoscenza.
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"Complesso" scende dal verbo latino complector, che vuol dire cingere, tenere avvinto strettamente, e, in senso metaforico, abbracciare, comprendere, unire tutto in sé, riunire sotto un solo pensiero e una sola denominazione. Una situazione, un problema, un sistema è "complesso" se consta di molte parti interrelate, che influiscono una sull'altra.
E. Morin
Egli propone di abbracciare la complessità anziché cercare di semplificarla e ridurla a schemi lineari. Secondo Morin, comprendere la complessità richiede la capacità di pensare in modo multidimensionale e di riconoscere le interrelazioni tra i diversi elementi di un sistema, quindi i suoi sotto sistemi.
Inoltre, Morin evidenzia l'importanza dell'etica e della responsabilità sociale nel contesto della complessità. Egli sostiene che le sfide globali, come il cambiamento climatico e la povertà, richiedono una risposta collettiva che tenga conto delle interconnessioni tra gli esseri umani e l'ambiente. In definitiva, la teoria della complessità di Morin invita a una nuova forma di pensiero che sia in grado di affrontare la complessità del mondo contemporaneo e di promuovere un approccio più integrato e responsabile alla conoscenza e all'azione umana.
E. Morin dichiarava: “La planetizzazione significa ormai comunità di destino per tutta l'umanità. La coscienza della comunità di destino ha bisogno di un'identità comune che non può essere la sola identità umana astratta, ma un'entità paterna e materna, concretizzata dal termine patria, e che porta alla fraternità milioni di cittadini che non sono affatto consanguinei. Ecco che cosa manca, in qualche modo, perché si compia una comunità umana: la coscienza che siamo figli e cittadini della Terra-Patria. Non riusciamo ancora a riconoscerla come casa comune dell'umanità”.
Il calcio, il cosiddetto "gioco più bello del mondo", va oltre la mera definizione di sport. È un fenomeno universale che abbraccia dimensioni sportive, sociali ed economiche. Il calcio coinvolge giocatori, spettatori e l'ambiente in cui si svolge, sia fisico che mediatico. Esso si manifesta in varie forme, dal calcio giocato in campo al suo consumo attraverso i media e le piattaforme digitali.
La complessità del calcio emerge dalla sua interazione con molteplici sotto-sistemi che lo compongono, sia dentro che fuori dal campo di gioco. Questi includono attori come giocatori e squadre, spettatori e l'ambiente circostante. Il calcio è un fenomeno sociale, in grado di aggregare e coinvolgere le persone in eventi sportivi dal vivo o attraverso i media.
Dal punto di vista economico, il calcio rappresenta un vero e proprio mercato, con una vasta gamma di attori coinvolti, tra cui club, tifosi, sponsor, enti pubblici e finanziatori. Il calcio è diventato un'industria globale con ricadute economiche significative, incluse le entrate da diritti televisivi, merchandising e sponsorizzazioni.
Il calcio è anche un'arte e una forma di poesia, dove i giocatori esprimono emozioni e creatività attraverso il movimento e la strategia. Le partite di calcio offrono momenti di magia e spettacolo, che possono essere paragonati a opere d'arte. L'amore e la passione per il gioco del calcio trasmettono valori sportivi importanti come sacrificio, successo e condivisione.
Il calcio è un fenomeno complesso che abbraccia dimensioni sportive, sociali, economiche, artistiche e poetiche. La sua natura multifacetica lo rende un elemento centrale nella cultura e nella società contemporanea, capace di unire le persone attraverso la passione e l'emozione del gioco.
La teoria della complessità di Edgar Morin può essere applicata allo sport e al gioco del calcio in vari modi. Innanzitutto perché rappresenta un sistema complesso in cui diverse variabili interagiscono in modo non lineare, creando un insieme intricato di relazioni. Come sottolinea Morin, la complessità non può essere ridotta alla somma delle sue parti, ma va compresa nella sua totalità e nelle sue interconnessioni.
Nel calcio, ad esempio, la strategia di gioco di una squadra dipende da una serie di fattori, tra cui:
Questi elementi interagiscono in modo dinamico durante una partita, creando situazioni imprevedibili e richiedendo un'adattabilità continua da parte dei giocatori e degli allenatori.
Inoltre, la teoria della complessità suggerisce che nel calcio, così come nella vita, non esistono soluzioni semplici o lineari per affrontare le sfide. Piuttosto, è necessaria una visione olistica che tenga conto della complessità del contesto e delle relazioni in gioco. Per esempio, una squadra vincente non è solo quella con i migliori giocatori, ma quella che riesce a coordinare le proprie azioni in modo efficace e adattabile, tenendo conto delle dinamiche complesse della partita.
Negli sport di squadra come il calcio, il concetto “squadra” significa condividere un pensiero tattico tecnico emozionale unico, avere un anima, un identità attraverso il quale ogni attore è libero di esporsi soggettivamente per un fine comune. In analogia ai concetti di sociologia e filosofia espressi E. Morin, l’espressione “squadra” ha similitudini al concetto di “terra patria” e comunità: avere una propria soggettività con cui esprimersi all’interno di un contesto specifico, dove regole e buon senso relazionale, meglio definite come empatia e sensibilità, definiscono i limiti di interazione.
In conclusione, la teoria della complessità può aiutare a comprendere e affrontare meglio le sfide dello sport e del calcio, incoraggiando una prospettiva integrata e sistematica che tenga conto della complessità delle situazioni e delle interazioni umane.
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La complessità è una parola problema, non una parola soluzione.
E. Morin
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